In questo periodo ci sono arrivate diverse richieste per aprire un’impresa alimentare domestica, alcune accompagnate dal pensiero che questo sia il momento “giusto” per attivare la vendita di prodotti artigianali al vicinato, sfruttando le consegne consentite dal decreto, potendo guadagnare ancora di più grazie al lockdown. Tempo fa avevamo realizzato un post sui costi che ha l’apertura di una iad e il successivo mantenimento, che vogliamo ricordare brevemente.
L’investimento per aprire, compreso di apertura partita iva, pagamento di un consulente per scia, manuale haccp, corso haccp, invio documentazione agli uffici preposti, eventuali modifiche o acquisti per rendere la propria cucina più “adatta”, è tra i 2mila e i 4mila euro.
Da non tralasciare la parte di sponsorizzazione della vostra nuova attività, per farvi conoscere e aumentare o iniziare il vostro giro di affari.
Ora però ci sono i tasti dolente da considerare in quarantena…ovvero che le asl non saranno così celeri nell’approvare la vostra documentazione perché hanno ben altro a cui pensare.
Vero è che mai come in questo momento l’asporto è considerato un elemento importante per poter lavorare.
Quello che possiamo consigliarvi è di leggere un po’ dei nostri post, di raccogliere le vostre idee e più informazioni possibili, di guardarvi attorno e di pianificare e pensare bene a quella che potrebbe essere la vostra attività con la IAD.